Amianto (dal greco aμίαυτος “incorruttibile”) o asbesto (dal greco άσβεστος “inestinguibile”) è il nome commerciale attribuito ad alcuni silicati idrati quando cristallizzano in maniera fibrosa. In questa definizione sono contenuti diversi minerali appartenenti alla serie mineralogica del serpentino o degli anfiboli, a seconda delle trasformazioni metamorfiche cui la roccia è andata incontro nella sua formazione.
L’amianto si rinviene in natura, sotto forma di vene o fasci di fibre nelle litoclasi o all’interno della roccia madre, il minerale veniva estratto da cave a cielo aperto o in sotterraneo per frantumazione della roccia madre stessa, da cui si otteneva una fibra purificata attraverso specifici processi di arricchimento.
All’abito cristallino di tipo asbestiforme si accompagnano delle peculiari caratteristiche quali la possibilità, unica fra le fibre minerali, di essere filate e tessute e le capacità isolanti nei confronti del calore e del rumore.
Quella che viene considerata come fibra di amianto, in realtà, è costituita da un agglomerato di migliaia di fibre che, sottoposto a sollecitazioni, può scomporsi e rilasciare fibrille singole.
Tale peculiarità da un lato dà luogo alle note caratteristiche dell’amianto, dall’altro lo rende pericoloso perché sono proprio le singole fibre rilasciate ad essere responsabili delle patologie conosciute.
In particolare, vengono ritenute pericolose le fibre che presentano una lunghezza maggiore o uguale a 5 μm e diametro inferiore a 3 μm, con un rapporto lunghezza/diametro ≥ 3.
Negli anni ‘80, in Italia, la produzione di materiali contenenti amianto è andata progressivamente diminuendo, in seguito alla scientificamente accertata cancerogenicità della materia prima, fino a cessare del tutto nel 1992, quando è stata definitivamente vietata dalla Legge 27 marzo 1992, n. 257.
Consulta i documenti:
- Legge 257/1992 [file.pdf]- D.M. 101/2003 [file.pdf]- D.Lgs. 152/2006 [file.pdf]- D.Lgs. 81/2008 [file.pdf]- L.R. n. 22 del 2005 [file.pdf]- Decreto Assessoriale n. 25 del 21/11/2006 [file.pdf]- Decreto Assessoriale n. 64 del 02/12/2009 [file.pdf]- Delibera di Giunta n. 26/29 del 06/07/2010 [file.pdf]- Delibera di Giunta n. 3/11 del 26/01/2011 [file.pdf]- Delibera di Giunta n. 53/15 del 29/12/2014 [file. pdf]- Delibera di Giunta n. 66/29 del 23/12/2015 [file .pdf]- Delibera di Giunta n. 28/12 del 13/06/2017 [file .pdf]- Delibera di Giunta n. 54/23 del 06/11/2018 [file .pdf]Informazione a cura dell'Urp della Sanitàultimo aggiornamento 8 aprile 2019