Le vaccinazioni combattono malattie infettive molto pericolose per le quali non esiste una terapia (poliomielite, epatite B, varicella) o questa non è sempre efficace (difterite, tetano, meningite da emofilo, da meningococco, malattie invasive da pneumococco) oppure malattie che possono essere causa di gravi complicazioni (morbillo, pertosse, rosolia).
Inoltre, le vaccinazioni attuate su larga scala, secondo strategie appropriate, possono consentire non solo il controllo delle malattie bersaglio, ma anche la loro eliminazione o addirittura l'eradicazione dell'infezione a livello mondiale, traguardo già raggiunto per il vaiolo e ormai prossimo per la poliomielite.
Oggi in Italia in base alla normativa vigente, le vaccinazioni obbligatorie sono passate da quattro a dieci per i minori di età compresa tra 0 e 16 anni (ovvero 16 anni e 364 giorni) inclusi i minori stranieri non accompagnati; tali vaccinazioni sono di seguito elencate:
1. Anti-poliomielitica
2. Anti-difterica
3. Anti-tetanica
4. Anti-epatite B
5. Anti-pertosse
6. Anti-Haemophilus influenzae tipo b
7. Anti-morbillo
8. Anti-rosolia
9. Anti-parotite
10. Anti-varicella (a partire dai nati nell’anno 2017)
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Consulta il Piano nazionale di prevenzione vaccinale (PNPV) 2023-2025" e “Calendario nazionale vaccinale”. Esistono alcune situazioni che possono controindicare la vaccinazione; è necessario, quindi, che i genitori, prima della vaccinazione consultino il medico curante che valuterà lo stato di salute del bambino ed indicherà se la vaccinazione deve essere rimandata o evitata.
a) Controindicazioni temporanee
si tratta di situazioni transitorie che escludono la vaccinazione solo per il periodo di tempo cui sono presenti:
• malattie acute con febbre di grado elevato;
• vaccinazioni con virus viventi (quali MMR e OPV) se nei 30 giorni precedenti è stato somministrato un altro vaccino a virus viventi;
• terapia, in corso, con farmaci che agiscono sul sistema immunitario o con cortisonici ad alte dosi.
b) Controindicazioni definitive
è opportuno che al bambino non vengano somministrati alcuni vaccini quando: ha manifestato gravi reazioni a precedenti vaccinazioni
• è affetto da malattie neurologiche in evoluzione;
• è affetto da malattie congenite del sistema immunitario;
• è allergico alle proteine dell'uovo (se il vaccino ne contiene);
• è allergico ad alcuni antibiotici quali streptomicina e neomicina (se il vaccino ne contiene)
Se il bambino è affetto da malattie quali leucemie, tumori, AIDS, la situazione va valutata caso per caso.
Alcune situazioni non rappresentano vere e proprie controindicazioni ma, piuttosto richiedono l'adozione di alcune precauzioni nella somministrazione del vaccino (quali la pronta disponibilità di antinfiammatori e antipiretici).
I genitori devono, quindi, segnalare al medico vaccinatore:
• reazioni febbrili importanti ad una precedente dose dello stesso vaccino;
• episodi di irritabilità (quali il pianto persistente e inconsolabile) che si siano manifestati in seguito a precedenti vaccinazioni;
• presenza, nella storia della famiglia o del bambino stesso, di convulsioni febbrili;
• somministrazione recente di immunoglobuline.
Fonte Ministero della Salute